Egli narrava con le pietre… primi Studi su Giuseppe Pagnano (1942 – 2017) – ARCHIVIO NEOROMANTICO “MARIO TORTELLI”

Egli narrava con le pietre… primi Studi su Giuseppe Pagnano (1942 – 2017) – ARCHIVIO NEOROMANTICO “MARIO TORTELLI”

La Montagna che diventa un leggio, dove i combattenti scrivono con il loro coraggio la Storia;

la pianura che della montagna è un ribaltamento, dove agisce l’oppressore, che come nella fucilazione di Goya (e in quella di Guttuso), o in Guernica di Picasso, non ha faccia (identità), ma soltanto la ferocia distruttiva degli invasori (nel nostro caso l’uccisione dei Fratelli Di Dio);

la colonna spezzata che nella simbologia della Grecia classica indica una vita finita ancor giovane;

un muro che chiude e idealmente sottolinea verso l’esterno i sentimenti che hanno dato vita all’evento;

un buco nel muro, ideale citazione dell’arte concettuale (i tagli di Lucio Fontana, per esempio), oltre il quale si vede scorrere la normalità della vita.

E pensare che un tale capolavoro dalla supponente sub-cultura locale fu definito “un monumento alla lametta gilette!”

Dio ci protegga dalle spiritosaggini dei cretini!

(Salvatore Paolo Garufi Tanteri)

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Pubblicato da IL GIORNALE DI ROCAMBOLE

Salvatore Paolo (detto Rocambole) Garufi Tanteri ha insegnato Lettere, Storia dell'Arte, Storia e Filosofia nelle scuole statali del Piemonte, della Liguria, della Campania e della Sicilia. Ha scritto opere di narrativa e teatrali ed è autore di monografie (Vitaliano Brancati, George Orwell, Santo Marino, Sebastiano Guzzone, Giuseppe Barone, Filippo Paladini).

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