Una canzone per donna Aldonza – Romanzo di Rocambole Garufi

Una canzone per donna Aldonza – Romanzo di Rocambole Garufi

Una canzone per donna Aldona – Romanzo di Rocambole Garufi

Una modernissima storia di epoca rinascimentale. L’amore può nascere dalla comune passione per la bellezza della poesia e della danza, cosa che confligge con la brutale meschinità della forza baronale e delle trame dell’intrigo. Riemerge il conflitto antico tra gli intellettuali e i politici. Il tutto in una serie coinvolgente di colpi di scena sentimentali, che conquistano l’attenzione del lettore fin dalle prime righe.22

Introduzione

I

C’è stato un tempo in cui la gente vi vedeva il colore della passione, nel tramonto sull’Etna. Rodrigo Borina ebbe modo di accorgersene sulla strada che da Adernò portava a Catania. Una larga lingua di rosso si impadronì del cielo e corse sull’azzurro come materia liquida, della stessa natura della lava che furoreggiava lungo i fianchi della montagna. Non vi era nulla che avesse trasparenza in quel cielo ed in quella terra. Il pensoso senso dell’infinito veniva, semmai, dal buio della pietra lavica, sulla quale gli alberi di pistacchio alzavano in alto i loro rami perlacei e sembravano deità desolate ed imploranti.

Allora, natura e uomini usavano parlare a voce alta, per cui don Pietro Caruso, detto Bellopie’, anche lui incantato dallo spettacolo, disse, rivolto a Rodrigo:

Io odio donna Isabella!”

Anch’io, evidentemente… e forse per il vostro stesso motivo” rispose Rodrigo.

Può darsi. Ma, come mai ti sei fidato di una tipa del genere?”

Bisogna pur mangiare, a questo mondo!”

Beh! Non sarebbe male neppure ragionare, qualche volta!”

Inutile chiederlo alla gente d’azione! Quelli come me, o donna Isabella, ragionano agendo… Faremo pure paura, ma, detta così… sono le persone come noi che fanno camminare il mondo!”

E come me! Pure io sono un uomo d’azione…”

Non ne dubito. Ma… che potrei fare io per voi?”

Un po’ di tutto!”

Voi siciliani siete gente complicata! Chiamate il pane vino ed il vino pane… Ma, tutto sommato, ho idea che il mio lavoro con donna Isabella sia irrimediabilmente finito… Eppoi, detta così… magari questo paesaggio finirà per piacermi… Anzi, ora che ci penso, mi è sempre piaciuto!… E neppure voi mi dispiacete…”

Non vorrei che il tuo sia lo stesso interesse del gatto per il pesce!”

Per il gatto ci siamo… ma, pensando agli occhi della mia signora… il mio interesse è tutto per lei e, al posto del pesce, ci metterei il topo!”

Insisto per il pesce… Il pesce si mangia, il topo no!”

Quando bussa la fame, vanno bene pure i topi!”

Quel giorno l’indissolubile amicizia fra i due fu ratificata da una solenne ubriacatura in un fondaco di Paternò. I simili, prima o poi, si ritrovano. Mai, però, Pietro volle più parlare dell’argomento.

Ogni cosa a suo tempo!” disse, a sugello del discorso.

Così, già al quinto bicchiere, Rodrigo giurò fedeltà a don Pietro, almeno, fino a un minuto prima che a questi gli fosse passato per la mente di tradirlo…

Subito dopo, dentro di sé, lo stesso Rodrigo giurò pure che mai più si sarebbe incatenato ai comandi di una donna.

Contate su di me” disse, dopo un breve rutto, a completamento di una pausa di riflessione, col dito che grattava il mento.

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Pubblicato da IL GIORNALE DI ROCAMBOLE

Salvatore Paolo (detto Rocambole) Garufi Tanteri ha insegnato Lettere, Storia dell'Arte, Storia e Filosofia nelle scuole statali del Piemonte, della Liguria, della Campania e della Sicilia. Ha scritto opere di narrativa e teatrali ed è autore di monografie (Vitaliano Brancati, George Orwell, Santo Marino, Sebastiano Guzzone, Giuseppe Barone, Filippo Paladini).

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